La chiocciola di Cherasco arriva a Tusa

Un business pulito, etico, rispettoso della natura e redditizio

Con l’Istituto di Elicicoltura di Cherasco la coltura incontra la cultura collaborando con Atenei italiani e promuovendo un metodo assolutamente ECO in tutto il mondo.

Ha contribuito alla germinazione degli allevamenti a ciclo completo naturale in Serbia, Romania, Croazia, Germania, Francia, Grecia, Bulgaria, Russia, Spagna, Bosnia, Tunisia, Argentina, Ungheria, Sud Africa, Libano e Giordania.

Un business pulito, etico, rispettoso della natura.

E redditizio, considerando che in 6 anni gli allevamenti elicicoli italiani che seguono il “Metodo Cherasco” sono passati da 200 a 840, impiegando un indotto di oltre 11.000 persone e generando un significativo aumento di fatturato, cresciuto dai 36 milioni di euro del 2016, per arrivare a 340 nel 2019 e a sfiorare i 500 milioni di euro nel 2021.

La “Chiocciola Metodo Cherasco“, riconosciuta e ricercata per la sua qualità ottenuta grazie all’applicazione del rigido disciplinare, ha visto raddoppiare il suo valore, passando da 3€ al chilo del 2019 a 6€ al chilo nel 2022.

La possibilità di allevare secondo il Ciclo Naturale Breve consente, inoltre, di rientrare dell’investimento già dal primo raccolto, ovvero entro 6 mesi dall’attivazione dell’impianto.

Con condizioni climatiche ottimali, un alto consumo gastronomico di chiocciole – che fanno parte della tradizione culinaria locale – e ultimo, ma non meno importante, la disponibilità dei finanziamenti statali a fondo perduto “PSR Resto al Sud”, la Sicilia presenta un humus ideale per sviluppare una proficua attività di allevamento di chiocciole.

Sabato 7 Maggio la chiocciola di Cherasco è arrivata a Tusa alla Sala Polivalente della Chiesa di Piazza Mazzini  per la relazione delle linee teoriche a cura del Direttore dell’Istituto Internazionale di Elicicoltura Cherasco Simone Sampò, accompagnato dall’architetto Cristiano Scarrone. 

Il pomeriggio è stato dedicato alla pratica presso l’Azienda Agricola Miceli, che già da 5 anni segue l’innovativo disciplinare di produzione secondo il “Metodo Cherasco”.

Spiega Santi Miceli, uno dei giovani titolari dell’azienda agricola di Tusa:

Abbiamo iniziato in autonomia, senza alcuna esperienza ma è grazie alle competenze, conoscenze e alla continua assistenza fornitaci dall’istituto Internazionale di Elicicoltura di Cherasco che siamo riusciti a rendere proficua la nostra attività di allevamento chiocciole, tanto che oltre ai primi 20 recinti, ne stiamo impiantando altri 25 perché la richiesta sia gastronomica che dei prodotti cosmetici continua a crescere”.

La richiesta di chiocciole di qualità – sia per la carne che per la bava – è in costante aumento.

Neologismo coniato da Simone Sampò – Direttore dell’Istituto Internazionale di Elicicoltura Cherasco – l’economia elicoidale, si sviluppa “a spirale”:

coinvolge diversi comparti, creando valore in termini di lavoro, reddito e benessere sociale ed ambientale oltre che nel settore gastronomico – la carne di chiocciola è ricchissima di proteine con appena lo 0,7% di grassi (meno della sogliola) e l’allevamento richiede un dispendio minimo di acqua ed energia – anche in altri settori produttivi.

Sono coinvolti il segmento prodotti di benessere, bellezza e farmaceutica – la bava delle lumache ha eccezionali proprietà cicatrizzanti, nutrienti e antiossidanti e funge da gastroprotettore naturale;

il commercio di frutta e verdura – la bava è un antimicrobico naturale in grado di allungare lo shelf-life dei prodotti confezionati;

lo sviluppo di applicazioni tecnologiche avanzate negli impianti come sensoristica e blockchain;

il sociale con progetti riabilitativi dove i pazienti traggono giovamento nel prendersi cura della chiocciola con tempi lunghi e scanditi, proprio come quelli del piccolo mollusco, e il progetto F-Helicicultura dell’Istituto Internazionale di Elicicoltura, ovvero insegnare a bambini e ragazzi il rispetto della natura attraverso l’osservazione e la cura delle chiocciole.

Inoltre, gli intestini vengono venduti per l’alimentazione di altri animali e il guscio, fonte di calcare, viene utilizzato nei prodotti ortodontici e per gli scrub nei massaggi.